Suono dei chakra
Secondo incontro introduttivo alle meditazioni attive. C'è turnover rispetto alla volta scorsa, arrivano tre ragazze giovanissime, per la prima volta ai miei incontri ho meditatori così giovani, sono appena maggiorenni. La cosa mi sorprende ma non più di tanto consapevole dell'intraprendenza e la voglia di mettersi in gioco delle teenager di oggi. La presenza delle donne è preponderante. Questo è un altro elemento che caratterizzava anche le sedute di Sogni e Corpo.I nuovi arrivati mostrano una certa, difficoltà ad ambientarsi e il gruppo di divide praticamente in due, una parte perfettamente in sinergia e l'altra un po' più slegata. Questa sensazione verrà analizzata in sede di condivisione.
La durata della seduta passa a due ore, che è il minimo per una fase di riscaldamento energetico e l'esecuzione di una meditazione attiva. Tra i nuovi c'è curiosità e attesa per quello che si andrà a fare e noto, mentre si procede con le tecniche, che l'iniziale disagio e impaccio viene superato. C'è inevitabile rigidità e difficoltà a sciogliere il corpo nella danza, una delle ragazze mi chiede se può essere esentata.
La meditazione di questo incontro è Osho Chakra Sound Meditation, tranquilla e poco dinamica. Poche parole sui chakra e sulla loro funzione e si comincia. La difficoltà di questa meditazione sta soprattutto nella necessità di stare fermi a lungo nella posizione a gambe incrociate o seduti, offro l'opzione in piedi ma nessuno la sceglie.
C'è chi resta perfettamente immobile e tra questi una delle ragazze che però saprò che pratica Ashtanga Yoga, altri sono irrequieti, cambiano spesso posizione. Una delle nuove, si muove tutto il tempo e poi dirà di non essere riuscita a tenere fermo il corpo la mente le "diceva" di muoversi; tuttavia la sensazione finale è di profondo rilassamento.
Alla condivisione ognuno riferisce esperienze diverse, chi ha visto colori indistinti, chi tutti i chakra uno per uno e i loro colori corrispondenti; altri dopo pochi minuti hanno perso il ritmo andando per proprio conto, chi non è riuscito a rimanere concentrato sul suono e così via. Tutti, comunque, hanno potuto verificare i propri limiti e la capacità di sentire il corpo. Ed è quello che alla fine conta, sperimentare.
Ci lasciamo con appuntamento per il 30 ottobre stessa ora. Si proverà ad affrontare la dinamica.