Proteste costruttive

03.05.2020

Continuano le lamentele sul web sulle riaperture delle attività. Cittadini, liberi professionisti, imprenditori, ditte, negozi protestano cercando di convincere il Governo a cambiare le sue decisioni.

Il Governo non cambierà le sue decisioni, perché le esigenze sanitarie e la relativa "paura", prevalgono su ogni altra esigenza.

Bisogna agire e smettere di lamentarsi. Se si pensa che una cosa è giusto farla, va fatta, individuando le modalità che concilino le esigenze individuali con quelle collettive.

Se dal basso cominceranno ad arrivare suggerimenti e proposte intelligenti, costruttive e pronte per essere messe in pratica, il governo dovrà rivedere le sue posizioni.

La verità e che questa situazione di emergenza ha messo a nudo tutto quanto di sbagliato è stato fatto dai governi che si sono succeduti negli ultimi 20 anni. Tagli ai settori fondamentali, modifiche all'assetto costituzionale, privatizzazioni, rinuncia alla sovranità monetaria.

Molti si vorrebbe che il capo del governo svegliandosi, un bel mattino, colto da improvvisa illuminazione o follia a seconda dei punti di vista, decida di: lasciare l'Ue, di battere moneta, di bypassare l'emergenza sanitaria e aprire tutte le attività come se nulla fosse.

Non accadrà. E' necessario che tutti si metta in campo una qualità rara, il coraggio di agire, di assumersi le responsabilità e utilizzare quella creatività che l'italiano si e sempre vantato di avere: Il coraggio di uscire se non si vuole più stare chiusi. Il coraggio di aprire se restare chiusi significa fallire. Ma con intelligenza, unitariamente e con grande attenzione alle esigenze comuni.

Utopia? Può darsi, tuttavia l'agire incide sulla realtà, blaterare, giudicare, lamentarsi è un atteggiamento passivo che produce solo zavorra emotiva senza alcun costrutto se non dare sfogo caotico ai propri disagi interiori, aspettando sempre che un padre generoso accolga i capricci di un bambino.

Lo stato non era preparato per un'emergenza del genere e non avrebbe mai potuto esserlo per le mille ragioni riportate sopra. Si prenda atto di questo e invece di fare il giochino a chi butta giù per primo il colpevole, ci si rimbocchi le maniche e si agisca. Dopotutto i componenti dei governi che negli anni hanno ridotto questo paese in queste condizioni, sono stati eletti proprio da quelli che ora si lamentano.