L' Amore come Meditazione
Quando ci si rinfaccia le cose, non si è più in due nel rapporto, ma in tre: tu.. io.. e il tarlo che ha cominciato a rodere la nostra storia. Nell'oscurità della materia, i tarli lavorano con discrezione, scavano gallerie per anni e, a parte qualche minuscolo fastidio, non ti accorgi di niente. Poi un giorno posi una tazza sul tavolo e il legno cede, sprofonda e in un istante, la superficie solida che conoscevi si trasforma in un cumulo di soffice segatura.
Susanna Tamaro
Fino a quando la spinta energetica delle due identità opposto è potente, il gioco regge, poi a lungo andare, non realizzando l'auspicata unione, si passa ad una fase di rilassamento in cui per così dire si aggiusta il tiro, si cercano equilibri, si sposta l'attenzione su altro oppure ci si annulla l'un l'altro in uno stato simbiotico. Quando l'energia si esaurisce, rimane solo la relazione tra i due ego, che a questo punto acuiscono ed estremizzano le diversità e soprattutto cercano di individuare il "colpevole" della mancata unione. Inizia quindi la fase conflittuale, la condizione riportata dall'autrice nella sua citazione.
I tarli in questione sono "erosori occulti" per chi è inconsapevole, ma identificabili, per chi le conosce, come proiezioni che si accumulano durante tutto il periodo del rapporto. Come un organismo si ammala e produce da se stesso le tossine che lo portano alla decomposizione, così il rapporto produce i famosi tarli che lo erodono in profondità. Inevitabile quindi che il tavolo diventi segatura e si frantumi, così come il rapporto diventato logoro si spezzi provocando un doloroso risveglio in chi vi aveva investito tutto. In un rapporto a due questa dinamica è inevitabile se prima non si è lavorato a lungo e profondamente su se stetti per conoscere la struttura duale che è già dentro di noi e dietro di essa intravedere l'unità dalla quale è scaturita, allora è possibile gestire il rapporto a 4 evitando brutte sorprese.
La citazione che segue, che è la sintesi di quello che ho scritto, è una risposta diretta a quella della Tamaro.